Il Parco Nazionale della Maiella (o Majella) è considerato uno dei polmoni verdi della regione Abruzzo, ovvero un’oasi naturale che presenta diverse specie vegetali, rare specie di animali, alte vette e innumerevoli itinerari da percorrere a piedi, in bici o a cavallo.
Istituito nel 1991, il Parco comprende il grande massiccio della Maiella, le montagne del Morrone, i monti Pizi e il gruppo del Monte Porrara; più della metà del suo territorio si estende sopra i 2000 metri con la vetta più alta che è quella del Monte Amaro1 a 2793 metri d’altitudine.
La maggior parte delle cime del Parco tuttavia hanno un aspetto tondeggiante e sono poco impervie caratteristiche che le rende raggiungibili anche ai meno esperti, sebbene sia comunque necessario essere preparati a percorrere lunghe salite. La fatica, però, è ripagata da viste panoramiche che spaziano dal Gargano fino al Conero.
All’interno del territorio del Parco della Maiella si trovano ben sette riserve naturali statali e i botanici hanno rilevato la presenza di più di 2100 specie vegetali, alcune delle quali sono state rinvenute per la prima volta proprio qui. Il Parco è anche l’habitat ideale di numerose specie animali, alcune anche molto rare. I molteplici ecosistemi del suo territorio, infatti, permettono la presenza di oltre 150 specie animali, tra cui il lupo appenninico, il camoscio d’Abruzzo, l’aquila reale, il cervo, l’orso bruno marsicano e il raro piviere tortolino.
Tra borghi arroccati, piccoli paesini, abbazie ed eremi costruiti in località isolate, il Parco Nazionale della Maiella custodisce anche numerosi siti di grande interesse che conquisteranno tutti gli amanti della storia, dell’arte, dell’archeologia.
Il parco è una località che si può frequentare in ogni stagione dell’anno. Se durante la i mesi estivi si possono fare escursioni e attività all’aria aperta a piedi, in mountain bike o a cavallo, in inverno il Parco della Maiella è un paradiso per gli sciatori. Qui, infatti, sono presenti bene ben 5 stazioni sciistiche che danno la possibilità di praticare sci alpino, sci di fondo e snowboard.
Data la vastità dei territori del Parco e i suoi numerosi punti di interesse è davvero difficile stilare una lista di cose da vedere al suo interno: tutta questa area merita di essere visitata ed esplorata. Questa zona meravigliosa non ospita sono paesaggi mozzafiato ma anche luoghi particolari e caratteristici paesini ricchi di storia e cultura, con molti borghi che sono dei veri e propri gioielli incastonati tra le montagne.
Immersa nella bellissime cornice della Valle dell’Orfento, Caramanico Terme è una località nota per il suo stupendo centro termale. La città, infatti, presenta ben due acque minerali, una solfurea e antinfiammatoria e l’altra oligominerale e diuretica. Persone da tutta Italia raggiungono Caramanico Terme non solo per percorsi di cura e prevenzione ma anche per la sua area Benessere che offre massaggi, terapie fisioterapiche e trattamenti estetici termali.
La città di Caramanico è l’ideale anche per tutti coloro che amano le escursioni e il trekking dato che da qui partono numerosi percorsi in mezzo al verde che portano alla scoperta della Valle dell’Orfento.
Considerato il secondo massiccio del Parco dopo la Maiella, il Massiccio del Morrone ospita un ambiente molto vario caratterizzato da faggete, praterie, ambienti rupestri e pascoli. È separato dal gruppo della Maiella grazie al Passo di S. Leonardo e la sua vetta principale tocca i 2061 metri d’altitudine.
Su una terrazza del Monte Morrone si trovano i resti di un santuario romano di Ercole Curino mentre due grotte sono state degli eremi di preghiera per Papa Celestino V, noto anche come Santo Pietro del Morrone. La montagna del Morrone è toccata da numerosi sentieri, tra i quali il Sentiero Parco e il Sentiero dello Spirito, che si snodano in quota e permettono di visitare gli eremi di S. Onofrio e S. Pietro.
L’eremo di S. Onofrio del Morrone risalente al XIII secolo è composto da una chiesetta e da una parte abitativa. La chiesa ha un impianto rettangolare con soffitto ligneo del Quattrocento e sulla parete sinistra presenta affreschi del XV secolo. La parte più antica dell’eremo è, invece, composta da un piccolo oratorio e da due locali riconosciuti con le celle dei frati Pietro del Morrone e Roberto da Salle.
L’eremo si raggiunge percorrendo il sentiero S (o sentiero dello Spirito) che attraversa tutti i luoghi di culto eremitici della Maiella. Nel luglio 1294 i messi papali scalarono il massiccio per raggiungere l’eremo e annunciare a fra Pietro del Morrone la sua nomina a Papa.
San Bartolomeo in Legio è un eremo quasi completamente incastonato nella roccia che sembra esser attestato già dal XIII secolo. All’interno dell’edificio si trova anche una piccola sorgente d’acqua che è chiamata l’acqua di S. Bartolomeo ed è nota per le sue proprietà taumaturgiche.
La facciata presenta due tabelloni affrescati nel XIII secolo mentre l’altare è del Cinquecento e sopra di questo si trova una nicchia contenente una statua lignea ottocentesca di San Bartolomeo.
Fondato da fra Pietro del Morrone nel XIII secolo, l’eremo di S. Spirito della Majella è un complesso composto da diversi edifici addossati ad una parete rocciosa. Una prima parte ospita la chiesa (fatta ricostruire alla fine del Cinquecento), la sagrestia e l’eremo, costituito dalla stanza del Crocifisso dove fra Pietro era solito pregare e da cinque piccole celle per i compagni di fra Pietro.
Una seconda parte è formata dal monastero cinquecentesco che comprende stanze di servizio al pianterreno e camere ai piani superiori. Una terza zona è formata dalla foresteria, detta anche Casa del Principe, che fu eretta nel Seicento per volontà di Marino IV Caracciolo
Raggiungibile tramite il Sentiero del Parco (P), la Tavola dei Briganti pare fosse il luogo in cui si incontravano nell’Ottocento i briganti per decidere i colpi da fare. La Tavola dei Briganti si trova ai piedi di Monte Cavallo ed è composta da una grande lastra rocciosa che presenta incisi nomi, pensieri e scritte fatte non solo dai briganti ma anche da pastori, viaggiatori e altri che passavano di qui.
Sicuramente una delle attrazioni più suggestive del Parco è l’Eremo di San Giovanni, un luogo di preghiera attestato per la prima volta nel 1275 che ha ospitato a lungo fra Pietro del Morrone. L’eremo è stato ricavato dalla roccia ed è raggiungibile tramite un percorso a tratti esposto che parte da Caramanico Terme.
Coloro che vogliono visitarlo all’interno dovranno percorrere un’ultima parte dell’itinerario addirittura strisciando. L’eremo è costituito da tre ambienti molto scarni: un oratorio con un altarino e un tabernacolo, una stanza rettangolare con due nicchie e un piccolo vano con alcuni ripostigli.
Anche se il borgo di Guardiagrele non rientra nel Parco, vi consigliamo di non perderlo per una visita completa della zona. E’ noto per le numerose botteghe di lavorazione del ferro, del rame e dell’oro con artigiani che creano a mano diversi prodotti da anni. La città ha conquistato anche Gabriele D’Annunzio che nella sua opera “Il trionfo della Morte” ha definito Guardiagrele come “la nobile città della Pietra”.
Guardiagrele rientra nel Club de “I Borghi più belli d’Italia” e camminare per le vie di questa piccola e incantevole cittadina, tra case in pietra e laboratori artigianali, è un’esperienza davvero unica. Il centro storico ospita la Chiesa di S. Maria Maggiore con una facciata in pietra del Maiella e un portico laterale che custodisce un grande affresco di Andrea De Litio. Da visitare anche il complesso monumentale di San Francesco che ha una struttura risalente al Trecento ma molti elementi risalgono al Settecento ed ospita nella sacrestia una splendida una fontana tardo-rinascimentale in pietra bianca.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Il Parco Nazionale della Maiella mette a disposizione una fitta rete di strutture destinate all’assistenza dei suoi visitatori. I centri visita oltre a fornire informazioni pratiche sul Parco e ad organizzare itinerari con guide ed esperti ospitano esposizioni o musei che spiegano la storia del parco e del suo patrimonio naturale, storico e culturale.
All’interno di questi, inoltre, si possono trovare materiali informativi e corner con prodotti destinati alla vendita ma anche noleggi di biciclette.
In provincia dell’Aquila possiamo trovare i centri di Campo di Giove e Cansano, dove si trova anche il Centro di Escursionismo del Parco, e Pacentro, tappa di due grandi Cammini del Parco ovvero Cammino di Celestino e il Cammino degli Eremi Rupestri; altri centri nell’aquilano sono Sulmona e San Valentino che costituisce il punto d’accesso al settore occidentale del Parco.
In provincia di Pescara troviamo i centri di Bolognano, Lettomanoppello (considerato un punto d’ingresso per l’area Nord-Occidentale del Parco), S. Eufemia a Maiella, Tocco da Casuria e Roccamorice, centro che offre la possibilità di prenotare visite guidate ed escursioni con guide.
In provincia di Chieti troviamo il centro di Fara San Martino che ospita un piccolo Museo Naturalistico, Lama dei Peligni con un percorso espositivo dedicato al Camoscio appenninico, e Montenerodomo, che ospita sia il Museo Archeologico che il Museo della Storia e Trasformazione del Paesaggio. Infine, il centro di Palena ospita il Museo dell’Orso Marsicano, mentre il centro visite di Pretoro è il punto di partenza per la visita all’Area Faunistica del Lupo Appenninico
Il Parco Nazionale della Maiella ha una vasta rete di itinerari e percorsi che si estendono per oltre 1200 km tra sentieri escursionistici e percorsi per lo sci di fondo. Gli itinerari hanno diversa lunghezza e difficoltà e possono essere percorsi a piedi, in mountain bike o a cavallo. All’interno del Parco i sentieri si possono suddividere in sentieri escursionistici, sentieri tematici e sentieri per le famiglie.
Alcuni sentieri, per la loro importanza culturale e ambientale, sono particolarmente interessanti, come il sentiero del Parco, che da Popoli va alla Stazione di Palena attraversando le cime più alte del Monte Amaro e del Porrara, o il sentiero dello Spirito, che da Sulmona va a Serramonacesca toccando molti dei luoghi di culto della Maiella e del Morrone e tra questi gli eremi frequentati da Papa Celestino V.
Molto bello anche il sentiero della Libertà, che da Sulmona va a Palena e ripercorre la strada fatta da migliaia di ex prigionieri, alleati e partigiani che lottavano per la liberazione d’Italia nel 1943. Il sentiero delle Capanne in pietra, invece, si snoda tra diversi comuni del pescarese ed è caratterizzato dalla presenza di costruzioni agro-pastorali utilizzate dai pastori del Parco.
Il Parco Nazionale della Maiella vanta la presenza di numerose strutture per accogliere i suoi visitatori. Dagli hotel ai B&B, dai campeggi agli ostelli, all’interno del Parco ci sono sistemazioni di tutti i tipi che sanno rispondere alle diverse esigenze dei turisti. Inoltre, qui si trovano anche strutture come le Case del Parco, le foresterie e i rifugi, ovvero locali molto semplici ma funzionali che sono completamenti immersi nella natura.
Numerosi sono i borghi all’interno del Parco – come Pacentro, Sant’Eufemia alla Maiella, Campo di Giove o Caramanico Terme – che permettono di dormire in strutture piccole ma ugualmente ospitali, mentre altre città più grandi come Sulmona sono un’ottima base per visitare il Parco e offrono una vasta scelta di hotel.
Raggiungere il Parco è molto semplice grazie ai diversi collegamenti autostradali. Con l’auto, provenendo da nord si può prendere l’A14 fino a Pescara e poi proseguire tramite l’A25; mentre provenendo da Roma, si può prendere prima la A24 e poi la A25. Da Napoli, invece, è necessario prendere prima la A1 e poi la A25. Le indicazioni possono variare in base a quale località all’interno del Parco volete raggiungere.
L’aeroporto più vicino è quello di Pescara, mentre coloro che vogliono raggiungere il Parco in treno possono farlo tramite la stazione di Sulmona che si trova lungo la linea ferroviaria Roma-Sulmona-Pescara per poi prendere un collegamento autobus verso la destinazione prescelta all’interno del Parco. Infine, è bene ricordare che diverse città del Parco della Maiella sono collegate tramite le linee autobus del trasporto locale.
Il Parco Nazionale della Maiella si estende su una superficie di oltre 74.000 ettari tra i territori delle provincie di L'Aquila, Pescara e Chieti. Rientrano all’interno del Parco numerosi comuni e sei Comunità Montane: Peligna, Alto Sangro e Altopiano delle Cinquemiglia, Majella e Morrone, Majelletta, Aventino-Medio Sangro, Medio-Sangro.