Famosa sin dall’antichità per aver dato i natali al poeta romano Publio Ovidio Nasone, Sulmona è una cittadina signorile ma vivace che sorge al centro dell’ampia Conca Peligna, un altopiano che si trova a circa 350 metri di altitudine.
Situata nel centro Abruzzo, da piccolo villaggio medioevale Sulmona ora è diventata una pittoresca cittadina circondata dal verde del Parco Nazionale della Maiella. Il centro cittadino ha un vasto patrimonio storico architettonico, storico e culturale, mentre le aree circostanti sono l’ideale per gli amanti della vita all’aperto dato che sono ricche di itinerari per fare escursioni, passeggiate o percorsi in bicicletta.
Antiche chiese, palazzi signorili, mura di cinta che custodiscono opere architettoniche di origine romana: questa è Sulmona, una città che per il suo ampio patrimonio monumentale costruito in diversi stili è stata a lungo conosciuta come “Siena degli Abruzzi”. Oltre ad essere nota per la sua storia, Sulmona è famosa a livello internazionale per i suoi deliziosi confetti che sono una specialità dolciaria della zona da moltissimi anni.
Nascosta tra alcune delle vette più alte degli appennini, Sulmona è una cittadina che vanta diversi siti di interesse storico ma anche un ampio patrimonio naturalistico. La città di Sulmona si è sviluppata attorno al I secolo a.C. durante l’epoca romana quando fu dato alla città un preciso impianto urbanistico e quando furono costruiti il foro e i principali templi pubblici.
L’assetto viario di Sulmona deriva proprio all’epoca romana e l’attuale via principale della città, chiamata Corso Ovidio, è stata costruita sopra il cardo romano originale. Questa via del centro confluisce nell‘ampia Piazza Garibaldi, dove si trova il famoso acquedotto fatto costruire da Manfredi di Svevia.
La città era originariamente difesa da una cinta muraria che presentava sette portoni che consentivano l’accesso al centro. Nel XIII secolo durante la dominazione sveva, a causa di un esponenziale aumento demografico, si è reso necessario ampliare la zona del centro cittadino e, quindi, si è dovuta costruire una seconda cinta muraria che doveva contenere anche la nuova area abitativa. È in questo periodo che è stata costruita Porta Napoli, il cui nome è dovuto al fatto che il portone si trova sulla strada che collegava Sulmona a Napoli, città che a quel tempo era la capitale del Regno.
Originariamente le porte del secondo circuito difensivo erano otto ma solo sei sono giunte sino ai nostri giorni e Porta Napoli è senza dubbio la più monumentale. La porta si trova all’ingresso meridionale del centro storico e permette di accedere alla strada principale di Sulmona, ovvero Corso Ovidio. Porta Napoli ha una pianta rettangolare, la parte inferiore è caratterizzata da un bugnato rustico mentre l’area superiore presenta una superficie muraria liscia e ospita una finestra le cui mensole d’imposta custodiscono bassorilievi di epoca romana con scene di caccia e riti sacrificali.
La Chiesa di Santa Maria della Tomba deve il suo nome al fatto che secondo la tradizione fu eretta sopra un sepolcro pagano da cui deriva il nome “della Tomba”; secondo altre leggende, invece, l’edificio sarebbe stato edificato sopra la casa del poeta Ovidio. In realtà, dato che la chiesa è dedicata alla Vergine Assunta, il titolo Santa Maria della Tomba è l’abbreviazione di “Santa Maria dalla Tomba Assunta in cielo”. I primi cenni storici su questo complesso, considerato uno tra i più importanti edifici religiosi di Sulmona, risalgono al XIII-XIV secolo quando questo dava il nome ad un intero borgo.
Nel corso dei secoli la chiesa ha subito diversi lavori di ristrutturazione e varie trasformazioni che ne hanno modificato l’aspetto originario, l’ultimo intervento risale a qualche anno fa in seguito al terremoto che ha colpito L’Aquila. Affacciata su Piazza del Plebiscito, l’edificio religioso presenta una facciata in stile romanico-gotico con un portale gotico che ospita lo stemma della famiglia Aragona ed è sovrastato da un rosone quattrocentesco. L’interno ha una pianta a croce latina e tre navate con il presbiterio che ha un abside semicircolare e il soffitto a capriate lignee.
Anche Porta Sant’Antonio Abate, come la Porta Napoli, è stata costruita in un secondo momento quando si è reso necessario costruire un seconda cinta muraria per includere il nuovo agglomerato urbano nato dall’espansione demografica. La parte superiore della porta all’inizio era adibita ad alloggio del Corpo di Guardia ma con il tempo divenne dimora privata di Domenico Granata, gestore dell’antica cartiera cittadina che fece anche costruire lo stemma della famiglia Granata proprio sopra l’arco della porta. L’arco esterno sembra risalire alla fine del Duecento mentre quello interno risale ad un periodo posteriore e sembra essere stato realizzato con materiali di minor pregio.
L’acquedotto medioevale sorge lungo il margine occidentale di Piazza Garibaldi e fu costruito nel 1256 da Re Manfredi di Svevia. Lungo circa cento metri quest’opera è la rappresentazione non solo della crescita economica e demografica di Sulmona in quel periodo, ma anche del suo importante ruolo dato che era sede del Giustizierato e luogo di una delle più importanti fiere annuali istituite nel Regno di Sicilia per favorire gli scambi commerciali.
Al fine di consentire il rifornimento idrico della città, Manfredi di Svevia costruì questo acquedotto per facilitare l’afflusso delle acque dal fiume Gizio. L’acquedotto composto da arcate ogivali sorrette da robusti piloni in pietra calcarea locale alimentava i mulini locali, serviva le botteghe artigiane e forniva acque alle fontane cittadine.
Percorrendo Corso Ovidio si arriva in Piazza Garibaldi, detta anche Piazza Maggiore, cioè la piazza principale di Sulmona dove un tempo si teneva il mercato. La piazza ha dimensioni davvero enormi e qui si trova il famoso acquedotto medievale, risalente al periodo svevo, e la Fontana del Vecchio una delle più antiche di Sulmona che deve il suo nome alla statua barbuta che è scolpita e che viene ricollegata a Solimo, fondatore della città.
La Piazza ospita diversi edifici antichi come la Chiesa di San Filippo Neri, la Chiesa monasteriale di Santa Chiara d’Assisi, la Chiesa di San Rocco, Palazzo Anelli e al centro della piazza c’è una fontana realizzata dal mastro Felice di Cicco.
Publio Ovidio Nasone (43 a.C.-18 d.C.) era un poeta romano originario di Sulmona famoso soprattutto per il poema epico-mitologico Le Metamorfosi. Per questo motivo a Sulmona in Piazza XX Settembre si trova una statua dedicata ad Ovidio e realizzata dallo scultore romano Ettore Ferrari.
La statua fu inaugurata nel 1925 alla presenza del Re e sul basamento è riportata una piastra in cui è possibile leggere i versi dei Tristia, una delle ultime opere poetiche del poeta romano.
Si tratta molto probabilmente del complesso più importante di Sulmona che è composto dalla Chiesa della SS. Annunziata e dal palazzo adiacente. La chiesa risalente al periodo medievale è stata colpita da diversi terremoti ed ha per questo subito molti interventi di restauro; l’edificio attiguo, invece, costruito nel 1320 dalla confraternita laica dei Compenitenti (o della Penitenza) era inizialmente un ospedale con scopi assistenziali.
La chiesa oggi si presenta in stile barocco con l’interno suddiviso in 3 navate con 3 absidi, mentre l’edificio accanto attualmente ospita il Museo Civico.
Percorrendo tutto Corso Ovidio si può raggiungere la piccola villa comunale dove è possibile passeggiare in mezzo al verde tra i viali alberati e raggiungere la Cattedrale di San Panfilo. La Cattedrale si trova fuori dal centro storico ed è dedicata a San Panfilo, patrono di Sulmona, le cui reliquie vengono portate in processione ogni anno il 28 Aprile.
Secondo la tradizione l’edificio religioso è stato edificato nell’VIII secolo sulle rovine di un precedente tempio pagano. Tuttavia la chiesa ha subito diversi lavori di restauro e rifacimento negli anni in seguito anche alle diverse scosse di terremoto che hanno colpito la zona. Attualmente l‘esterno presenta una facciata a coronamento orizzontale, suddivisa in due livelli, mentre l’interno è suddiviso in 3 navate con 3 absidi semicircolari.
La cripta è la parte più antica della chiesa e qui si trova l’altare in cui sono custodite le reliquie di San Panfilo, un Santo venerato in città perché aveva protetto Sulmona dalla peste che aveva colpito il Regno di Napoli nel 1656.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Ospitalità e accoglienza sono due particolarità proprie di questa città che offre anche diverse tipologie di alloggi ai suoi visitatori. Dagli hotel ai B&B, dalle case vacanza agli agriturismi la città di Sulmona ha davvero un’ampia offerte di strutture.
In base al tipo di soggiorno che volete trascorrere, Sulmona permette di scegliere una sistemazione nel centro storico della città in modo da essere vicini ai principali punti di interesse oppure una struttura situata in mezzo al verde delle colline circostanti.
Sulmona si può facilmente raggiungere in auto dalle principali città italiane. Chi proviene da nord può prendere la A14 in direzione Pescara per poi proseguire sulla A24 in direzione Roma-L’Aquila-Avezzano. Imboccata l’uscita Pratola Peligna-Sulmona è necessario proseguire lungo la Strada Statale 17 in direzione Sulmona città. Da Roma è necessario percorrere la A25 in direzione Pescara fino all’uscita Pratola Peligna-Sulmona e poi proseguire sulla SS 17.
In alternativa la città si può raggiungere anche in treno grazie ai numerosi collegamenti ferroviari che collegano Sulmona a Pescara, Roma, Isernia, L’Aquila e a molte altre città del centro e del sud Italia. L’aeroporto più vicino è l’Aeroporto d’Abruzzo che si trova a Pescara e che dista circa 65 km da Sulmona mentre l’aeroporto Roma Fiumicino dista circa 200 km.
Che tempo fa a Sulmona? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Sulmona nei prossimi giorni.