Inserita all’interno del prestigioso circuito dei “Borghi più belli d’Italia” Civitella del Tronto è un piccolo paesino che è considerato una delle perle d’Abruzzo. Situata nella Val Vibrata, in quella che è la parte parte più settentrionale della regione quasi al confine con le Marche, Civitella sorge su una rupe rocciosa di travertino che concede a tutti i suoi visitatori di ammirare panorami meravigliosi.
Il nome del borgo, Civitella, sembra derivare dal latino “Civitas” mentre Tronto è stato aggiunto in riferimento al fiume Tronto che scorre proprio in questa zona. La città sembra essere nata attorno ai secoli IX-X quando un primo nucleo abitativo si stabilì in questa zona per scappare dalle irruzioni saracene che avvenivano in quel periodo. Per la sua particolare posizione che la vedeva al confine con lo Stato della Chiesa, Civitella ebbe sempre una rilevanza strategica.
Nel XVI secolo Filippo II d’Asburgo, re di Spagna, ordinò la costruzione della Fortezza di Civitella del Tronto nota anche come Fortezza Spagnola, ovvero un complesso militare costruito con funzioni tattiche e difensive. Dopo il dominio degli Asburgo la città passò sotto l’egemonia dei Borbone fino all’Unità di Italia. Durante il secondo conflitto mondiale, purtroppo, Civitella è passata alla storia perché qui furono predisposti ben tre campi di concentramento che videro l’internamento di quasi duecento ebrei.
La città è attualmente un combinazione davvero affascinate di storia, arte e natura e per queste sue caratteristiche si presenta come uno dei luoghi più interessanti della regione. La sua posizione, infatti, fa sì che Civitella non sia solo una meta per coloro che vogliono ammirare il suo patrimonio storico e architettonico ma che questa sia una località scelta da molti come base per raggiungere il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Civitella del Tronto è una città che è riuscita a conservare la sua antica struttura di borgo medioevale caratterizzata da stretti vicoli, rampe di scale e affascinanti piazze. Proprio Civitella, infatti, ospita la “Ruetta” ovvero quella che sembra considerata la via più stretta d’Italia.
L’entrata al paese avviene attraverso Porta Napoli1, l’unica porta rimasta intatta fino ai giorni nostri, che permette di raggiungere subito Piazza Filippo Pepe da dove è possibile ammirare una vista panoramica meravigliosa.
Nella zona più alta del paese situata su una collina che domina dall’alto il centro del borgo, a circa 600 metri d’altitudine, si trova la Fortezza di Civitella del Tronto. Costruita per scopi difensivi nel XVI secolo da Filippo II d’Asburgo, re di Spagna, la fortezza è caratterizzata da una forma ellittica e si presenta come una delle più imponenti opere di ingegneria militare che occupa attualmente un’estensione di circa 25.000 mq.
Nel XVIII secolo i Borbone attuarono importanti lavori alla struttura militare e modificarono parte dell’impianto che ora è composto da elementi di varie epoche disposte su diversi livelli e connessi tra loro da rampe e scalinate.
Da un punto di vista architettonico il complesso può essere suddiviso in due parti: una zona adibita ad uso abitativo e un’altra riservata a scopi difensivi con alti torrioni di guardia. Attualmente la struttura è quasi totalmente visitabile e al suo interno si trovano gli alloggi militari, le polveriere, le carceri ma anche i forni, le stalle e il Museo delle Armi e delle Mappe Antiche.
Le viette che caratterizzano il centro storico di Civitella del Tronto e che permettono di salire verso la fortezza sono spesso molto strette e ripide. In origine, infatti, queste facevano parte di un complesso sistema urbanistico progettato per ridurre al minimo l’efficacia di eventuali attacchi nemici.
Queste stradine molto tortuose permettono il passaggio di una sola persona alla volta ed erano costruite, quindi, con lo scopo di incanalare gli assalitori in questi stretti passaggi.
La via più stretta di Civitella del Tronto è appunto la Ruetta, nota anche come “Ruetta, d’Italia la via più stretta”. Il suo nome sembra derivare dal termine francese “rue” che vuol dire proprio strada.
La Chiesa di San Lorenzo, risalente al Cinquecento, si trova in Piazza Filippo Pepe e si presenta con una facciata in stile rinascimentale e una pianta a croce latina. L’edificio ha subito diversi interventi e lavori di restauro che hanno modificato più volte il suo aspetto. Il suo interno è caratterizzato da una sola navata a cui sono state aggiunte due cappelle laterali. La chiesa conserva un organo risalente al Settecento ma anche altari, stucchi di pregio e tele risalenti al XVI e al XVII secolo come una Madonna del Rosario, una Visitazione e un’Annunciazione.
La Chiesa di San Francesco, costruita nel 1326 dal monaco Fra’ Guglielmo, è stata per quasi tre secoli un importante centro di promozione religiosa e culturale dove uomini, sia chierici che laici, imparavano a leggere e scrivere.
L’interno della chiesa ha subito diversi interventi e si presenta ora in stile barocco con un’unica navata, un coro in noce e colonne risalenti al Quattrocento. La facciata è giunta sino a noi conservando le sue caratteristiche originarie ed è in stile gotico-romanico con un elegante rosone trecentesco in pietra.
Santa Maria dei Lumi è un Santuario mariano composto dalla chiesa, da una casa monastica e da un chiostro. Eretto 1882 e dedicato alla Madonna dei Lumi, il santuario si trova al di fuori della cinta muraria del paese di Civitella. La chiesa ha una facciata romanica mentre il suo interno è in stile rinascimentale con due navate. L’altare maggiore è in legno e nella nicchia centrale si trova custodita una statua della Madonna dei Lumi.
Presso Largo Rosati è possibile ammirare un monumento eseguito in marmo secondo uno stile neoclassico e dedicato a Matteo Wade. Voluto nel 1829 da Francesco I di Borbone, re delle Due Sicilie, il monumento fu eseguito da Bernardo Tacca e Tito Angelici per onorare Matteo Wande un ufficiale irlandese che difese la città durante un assedio dell’esercito napoleonico. Il maggiore Matteo Wade, infatti, era considerato un eroe dato che fu in grado di resistere per oltre quattro mesi agli attacchi della Grande Armata.
Le Gole del Salinello si trovano all’interno dell’omonima Riserva Naturale che fa parte del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Le gole sono un gigantesco canyon scavato dal corso del fiume Salinello tra i Monti Gemelli, il Foltrone e il Girella.
Il percorso all’interno delle gole segue il tragitto scavato dal fiume e ospita numerose grotte di origine carsica come la Grotta Sant’Angelo. Questa grotta, profonda 30 metri e larga circa 10, è un luogo meta di pellegrinaggi dato che qui venne costruito un altare dedicato all’Arcangelo Michele.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
La scelta di alloggi nel centro storico di Civitella del Tronto non è molto ampia tuttavia chi, invece, viene a Civitella per fare escursioni o stare in mezzo alla natura può scegliere un agriturismo che si trova immerso nelle colline da dove risulta più semplice raggiungere anche il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga.
Arrivare a Civitella del Tronto in auto per chi proviene da nord è molto semplice: basta percorrere l’Autostrada a A14 sino all’uscita Ascoli Piceno – San Benedetto del Tronto verso Ascoli Piceno e poi percorrere la RA 11. Chi proviene da sud, invece, deve prendere sempre la A14 (in direzione Ancona) sino all’uscita Teramo – Giulianova – Mosciano Sant’Angelo e poi da lì prendere prima la SS 80 in direzione Teramo e infine la SS 81 in direzione Civitella del Tronto. Da Roma è necessario percorrere la A24 fino all’uscita Teramo Est e una volta lì proseguire prima lungo la SS81.
La città non possiede una stazione ferroviaria e quelle più vicino si trovano a Teramo o Giulianova. Una volta arrivati a una di queste stazioni è poi possibile prendere un autobus della compagnia regionale TUA per raggiungere Civitella. Gli aeroporti più vicini sono quello di Pescara, che si trova a circa 75 km, e quello di Ancona a circa 129 km.
Civitella del Tronto è una cittadina dell’entroterra abruzzese che si trova vicino al confine regionale con le Marche. La città dista meno di 20 km da Teramo, 30 km dalla città costiera di Giulianova e circa 80 km dall’Aquila, il capoluogo di regione.